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 EMOGLOBINA GLICATA NELLA VALUTAZIONE DEL DIABETE

L’emoglobina è una proteina globulare presente all’interno dei globuli rossi contenente ferro. Il ferro presente nell’emoglobina è un ferro ionizzato (Fe2+) contenuto all’interno di un gruppo prostetico detto gruppo EME, e la sua funzione è quella di legare l’ossigeno a livello polmonare e trasportarlo ai tessuti dove verrà utilizzato ai fini della respirazione cellulare.

Successivamente il ferro legherà la CO2 rilasciata dai tessuti e la trasporterà nuovamente ai polmoni attraverso il circolo polmonare dove potrà essere eliminata con l’espirazione.

I globuli rossi a loro volta sono delle cellule circolanti prodotte dal midollo osseo e sono anucleate, cioè sprovviste di nucleo cellulare e la cui unica fonte di sostentamento è il glucosio circolante.

Il glucosio penetra all’interno del globulo rosso e permette a tali cellule di ottenere energia attraverso la via metabolica della glicolisi anaerobia che lo converte ad acido lattico.

I globuli rossi sono quindi delle cellule particolarmente esposte ai livelli di glucosio circolante che può penetrarvi attraverso dei carriers specifici e in base alla propria concentrazione plasmatica. Allo stesso tempo il glucosio in eccesso è in grado di legarsi all’emoglobina in maniera irreversibile attraverso una reazione chimica chiamata glicosilazione.

La glicosilazione non è altro che un reazione in cui uno zucchero si lega ad una proteina e nel caso specifico si forma l’emoglobina glicata o glicosilata. La glicazione dell’emoglobina sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno i livelli glicemici durante il ciclo vitale della cellula in quanto molto più glucosio entrerà nei globuli rossi.

La misura dei livelli di emoglobina glicata ci permette di fare una stima del valore medio di glicemia relativo agli ultimi tre mesi. Infatti il globulo rosso ha un ciclo vitale di circa 90 giorni. Rispetto alla misura della semplice glicemia la misura dell’emoglobina glicata ci da delle informazioni più ampie soprattutto su quello che realmente possa essere il rischio di trovarsi in una condizione di insulinoresistenza o di diabete.

L’emoglobina glicata (HbA1c%) si esprime in percentuale, i valori auspicabili sono inferiori al 5,7 % ma è ancora più importante non raggiungere e superare un valore di 6,5 % che rappresenta una condizione di diabete.

L’eccessiva glicosilazione dell’emoglobina inoltre determina anche un’alterazione della struttura del globulo rosso che tende a perdere la sua flessibilità e le sue caratteristiche morfologiche. Si generano così delle strutture meno funzionali che avranno più difficoltà ad ossigenare i tessuti causando una sensazione di stanchezza e malessere (sintomi caratteristici dell’insulinoresistenza e del diabete).

Tali strutture inoltre hanno la capacità di infiltrare le artierie causando un aumento importante del fattore di rischio cardiovascolare (macroangiopatia diabetica) ma determinano anche una compromissione dei capillari a livello di retina, reni e sistema nervoso (microangiopatia diabetica) che sono tra le principali complicanze del diabete e col tempo generano cecità, sindrome nefrosica e neuropatie importanti.

Dott. Tomaso Puggioni